venerdì 5 maggio 2017

DICHIARATO "VENERABILE" L'ARCIVESCOVO ELIA DALLA COSTA CHE ESILIO' GIUSTAMENTE DON MILANI A BARBIANA

Certo la confusione continua: non è ancora svanito lo stupore doloroso (almeno per chi ami ala Chiesa) della visita di Bergoglio a Barbiana a "pregare" sulla tomba del prete rosso, anticipatore della contestazione del Sessantotto, don Lorenzo Milani che apprendiamo, allibiti, che lo stesso Bergoglio ieri ha proclamato Venerabile il Cardinale Elia Dalla Costa, che fu arcivescovo di Firenze e intrepido pastore, di grande vita spirituale, che seppe tener fronte al Nazismo (fu lui che, di fronte ad una città coperta di svastiche per la visita di Hitler, tenne sbarrate le porte della Curia) e al Comunismo "Non vi sarà mai tregua - diceva - tra la stella dei sovieti e la Croce di Cristo"... ma di questo si preferisce non parlarne, come non si parla - di fronte a una Curia fiorentina che ha dichiarato "inadeguato" il successore del Card. Dalla Costa, il grande arcivescovo Ermenegildo Florit, martire della contestazione ecclesiale fiorentina di don Milani, don Mazzi e "compagni" - (anzi si cerca di nasconderlo) che fu il venerabile Elia Dalla Costa - al quale, come testimoniato e scritto dai padri domenicani Centi e Santilli, fu estorto fraudolentemente l'imprimatur per il libro "Esperienxe pastorali" - che inviò don Milani a Barbiana, giungendo a minacciare l'intervento della forza pubblica di fronte al "cappellano" Milani che non se ne voleva andare. E tutto questo documenteremo in seguito. Intanto oggi il giornale "La Nazione" nella cronaca di Firenze ha pubblicato una bella e suggestiva foto in bianco e nero dell'epoca in cui si vede il Cardinale Dalla Costa insieme a Mons.Luigi Stefani,il prete Dalmata, cappellano militare della Divisione Tridentina, Direttore della Galleria d'arte sacra "Lo Sprone", Docente nelle scuole e chiamato, dallo stesso Elia Dalla Costa - di cui fu grande estimatore, amico e solerte collaboratore - a rivestire il ruolo di cappellano della Venerabile Arciconfraternita di Misericordia di Firenze, la gloriosa e plurisecolare (1200) Associazione Fiorentina fondata da San Piero Martire, il Campione della lotta agli eretici catari e patarini.
Ebbene nella foto pubblicata dal quotidiano "La Nazione" di oggi venerdì 5 maggio 2017, nella cronaca di Firenze, a pagina 9, si legge nella didascalia:

"Il Cardinale Elia Dalla Costa a una celebrazione di San Sebastiano patrono della Misericordia di Firenze; alla sua sinistra, don Luigi Stefani, già cappellano militare protagonista del famoso contrasto con don Milani."

In effetti ci fu un incontro tra don Milani e don Stefani, un incontro in cui don Stefani dimostrò di essere davvero un Sacerdote di Cristo di fronte a un tarantolato don Milani che, anche in quell'occasione, dette la misura di tutto il suo odio. Vi prego di leggere tutto l'articolo che già avevo inserito nel mio libro "La memoria negata: appunti per una storia della Tradizione italiana" (Solfanelli) penso che, dopo la lettura di questo libro, ciascuno potrà avere una visione più chiara circa la figura di don Milani.
Intanto presento all'amico editore Marco Solfanelli, al quale la Tradizione molto deve per la pubblicazione di opere esenziali, la riedizione di un aureo ed agile libretto di una settantina di pagine scritto da Mons. Giulio Lorini, il Rettore del Seminario quando fu ordinato sacerdote don Lorenzo Milani, con una bella prefazione dell'ex sindaco di Firenze, il Senatore Piero Bargellini che io pubblicai (Pucci Cipriani, Editore in Firenze) nel lontano 1973.

Giuseppe Cipriani

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